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Il linguaggio non sessista

C1

Negli ultimi anni, sulla scia del dibattito per l’uguaglianza tra uomini e donne e per il riconoscimento di tutte le espressioni di genere, è aumentata in modo esponenziale l’attenzione all’uso non sessista della lingua.


La discussione su come il linguaggio possa e debba riflettere la nuova sensibilità su questi temi ha portato a nuove consuetudini e a proposte innovative che stanno trasformando la lingua italiana.


La trasformazione dell’italiano – soprattutto nell’uso quotidiano – sta però procedendo più lentamente rispetto a quanto si registra in altre lingue, come l’inglese o il tedesco. Questo potrebbe essere dovuto a differenze culturali, ma ci sono anche aspetti linguistici oggettivi che non possono essere ignorati.


In italiano, infatti, non solo esiste il genere grammaticale: avremo dunque

studenti/studentesse

ma questo si manifesta in modo esteso anche negli articoli e nei pronomi, nonché nella flessione di aggettivi e participi:

Vengono ammessi/e al corso successivo solo gli/le studenti/esse promossi/e. Tutti/e riceveranno comunicazione del risultano per e-mail.

Questa caratteristica dell’italiano può rappresentare un ostacolo all’uso non sessista della lingua, soprattutto nella comunicazione orale, o in lunghi testi dove simili strutture ricorrono frequentemente e non possono essere evitate.


Esistono tuttavia strategie che ci possono aiutare ad evitare un linguaggio sessista, e a comunicare nel modo più inclusivo possibile. Vediamole insieme!


Evitare il maschile sovraesteso:

l’uomo / gli uomini > gli uomini e le donne
il cittadino / i cittadini > i cittadini e le cittadine

Preferire forme che non implicano il genere:

gli uomini e le donne > le persone
i cittadini e le cittadine > la cittadinanza
il padre o la madre > il genitore
i diritti dell’uomo > i diritti umani
gli uomini primitivi > le popolazioni primitive
gli italiani > il popolo italiano

Utilizzare i nomi di ruoli o professioni al femminile quando ci si riferisce ad una donna:

il chirurgo > la chirurga
il dirigente > la dirigente
il sindaco > la sindaca
il presidente > la presidente

Evitare di riferirsi ad una donna usando solo il nome, oppure con l’articolo davanti al cognome:

la Montessori > Montessori
il Signor Rossi e la Signora Maria > il Signor Rossi e la Signora Bianchi

Evitare l’uso di parole che implicano stereotipi di genere:

la donna delle pulizie > l’addetto/a alle pulizie
l’uomo d’affari > la persona d’affari



Il linguaggio inclusivo tra schwa e asterischi

Le strategie che abbiamo visto erano già state proposte nel volume Il sessismo nella lingua italiana di Alma Sabatini del lontano 1987.

Sono invece più recenti le proposte che prevedono l’uso di simboli e suoni alternativi alle classiche desinenze e che vogliono indicare un genere “neutro”.

È così sempre più comune leggere all’inizio di un’e-mail

Car* amic*!

oppure sentire all’inizio di una conferenza

Buongiorno a tuttә!

Queste desinenze hanno il vantaggio di includere non solo persone di genere maschile e femminile, ma anche quelle che non si identificano né nell’uno né nell’altro.


Non mancano tuttavia le polemiche dei “puristi della lingua”, o semplicemente le legittime obiezioni: l’asterisco * ad esempio può essere utilizzato solo nei testi scritti. Lo schwa ә invece si può sì pronunciare, ma per moltә non senza difficoltà: si tratta del simbolo fonetico che indica un suono a metà tra la A e la E, comune ad esempio nell’inglese (the), ma assente invece nell’italiano.


Inoltre, né asterischi né schwa possono essere usati facilmente per gli articoli, i pronomi o per suffissi più complessi come nel caso di studente - studentessa o attore - attrice.



Anche per la vostra lingua c’è un dibattito sull’inclusività e il sessismo? Secondo voi, la vostra lingua è più o meno inclusiva dell’italiano?


Credete che l’introduzione di cambiamenti nell’uso o nella struttura di una lingua possa rendere la società più inclusiva e meno sessista, oppure che questo non possa veramente cambiare il modo di pensare delle persone?



Per approfondire:

📕Il sessismo nella lingua italiana di Alma Sabatini

📄Schwa: storia, motivi e obiettivi di una proposta di Vera Gheno

🎧Architetta, avvocata e co. di Vera Gheno

📺Sessismo, asterischi e suoni strani di Roberto Mercadini


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